Caduto balconcino della torre Camozzi
Attimi di paura in centro Dalmine. Nella mattinata di martedì 30 maggio 2023, si è staccato il balconcino della torre Camozzi (o Torre Suardi), situata in centro al paese di Dalmine e precisamente in via Pasubio 2a Dalmine (BG), dietro la biblioteca. La parte ornamentale del monumento storico è caduta, finendo col colpire una vettura che era parcheggiata nella stessa direttrice, automobile della quale fortunatamente non c’era nessuno. NB: leggendo il verbale d’incidente recuperato dalla Polizia Locale, la donna che ha denunciato il sinistro era invece presente all’interno dell’automobile e per fortuna è indenne.
Pietre d’Inciampo a Dalmine
Venerdì 27 gennaio 2023, in occasione della Giornata della Memoria, a Dalmine si è tenuta la Cerimonia di posa delle “Pietre d’inciampo”. In Piazza Libertà, è stata posata la prima pietra in memoria di Giuseppe Graziotti; in Piazza Vittorio Emanuele III, collocata la seconda in memoria di Angelo Amboni. Due soldati dalminesi internati e morti in campo di concentramento per il loro rifiuto di combattere per la Repubblica di Salò o per l’esercito tedesco.
Riqualificazione Cimitero Napoleonico di Sforzatica
La Giunta Comunale, del comune di Dalmine, ha approvato, in data 5 dicembre 2022, il progetto esecutivo di rigenerazione urbana e riqualificazione del cimitero napoleonico di Sforzatica, Dalmine, ubicato in via Cesare Battisti. Ora, infatti, afferma il Sindaco di Dalmine, il cimitero non è utilizzato per nuove sepolture, ma custodisce le salme di numerosi defunti. È aperto ai visitatori ma è in precarie condizioni ed è quindi bisognoso di un intervento di recupero. Abbiamo inviato il progetto alla Soprintendenza, afferma il sindaco, e stiamo attendendo il via libera rispetto agli interventi da realizzare.
Il primo sindaco di Dalmine
Antonio Piccardi, il 1° maggio 1945 , fu nominato primo sindaco del Comune di Dalmine dopo la Liberazione, dal prefetto di Bergamo avvocato Ezio Zambianchi. La sua nomina avvenne su indicazione del CLN del comune di Dalmine e rimase in carica fino alle elezioni del 1946. Durante il suo mandato, il sindaco Antonio Piccardi si occupò principalmente di questioni inerenti il buon andamento della vita in paese con attenzione anche alle famiglie dei lavoratori di alcune industrie locali uccisi dal bombardamento del 6 luglio 1944; si occupò anche delle situazioni personali difficili e di tutte quelle pratiche amministrative e burocratiche necessarie a far ripartire la macchina burocratica comunale in un momento di passaggio e di particolare difficoltà.
La nascita del Comune di Dalmine
di Mariella Tosoni.
DALMINE 7 LUGLIO 1927. Negli anni Venti del Novecento, il regime fascista che stava diventando Stato colse l’importanza fondamentale del ruolo delle imprese nella quotidianità delle masse lavoratrici; successe così anche a Dalmine dove il concetto di “utopia urbanistica”, mutuato dall’Inghilterra di Robert Owen, secondo la quale “l’ambiente sociale determina il carattere dell’uomo”, divenne un potente mezzo della propaganda mussoliniana e nel 1927 assunse in paese una connotazione decisamente autoritaria. Al binomio impresa-città si sostituì, infatti, il trinomio impresa-città-stato con l’unificazione dei tre comuni di Mariano al Brembo, Sabbio Bergamasco e Sforzatica in un comune unico.
Vita di paese - Dalmine
Tra Nord e Sud da sempre esiste una rivalità storico-culturale, il divario è una questione che risale ai tempi dell’Unità Italiana del 1861, in più di 150 anni di storia, i governi e i parlamenti che si sono succeduti non sono stati capaci di annullare questo divario ancora oggi così pesante. I motivi storici sono tanti e tutti ben conosciuti. Negli ultimi anni sembra si siano attutiti, almeno sulla carta, ma a fomentarli ci pensano i fenomeni. Ecco un tipico esempio: De Magistris: “La Lega ed i suoi accoliti agiscono con odio verso il Sud”.
Da “accolito” vorrei raccontarvi un aneddoto dedicato proprio al Sig. Sindaco di Napoli. Lui non lo sa ma io conosco la città di Napoli molto bene e non per via turistica o letteraria ma per via del lavoro avendo lavorato a periodi e per anni in quel di S. Giovanni a Teduccio.
Bombardamento Dalmine - 6 luglio 1944
Una strage: 278 morti e oltre 800 feriti, danni ingenti. Faceva già caldo quella mattina di giovedì 6 luglio 1944, dalla città e dai paesi vicini affluivano a piedi e in bicicletta operai e impiegati allo stabilimento della Dalmine S.A. (BG). Andavano in fabbrica, una fabbrica che aveva creato un paese. Alle otto del mattino c’erano già all’interno della fabbrica, tra impiegati e operai, circa 4.000 persone. Dal Sud Italia già occupato dagli anglo-americani, nel frattempo, era cominciata l’ “Operazione 614” che aveva per obiettivo il bombardamento di otto località diverse dell’Italia settentrionale, ancora occupata dai tedeschi, fra cui le acciaierie di Dalmine-Bergamo, conosciute anche come Officine Mannesmann.