p753comunedalminesmallAntonio Piccardi, il 1° maggio 1945 , fu nominato primo sindaco del Comune di Dalmine dopo la Liberazione, dal prefetto di Bergamo avvocato Ezio Zambianchi. La sua nomina avvenne su indicazione del CLN del comune di Dalmine e rimase in carica  fino alle elezioni del 1946. Durante il suo mandato, il sindaco Antonio Piccardi si occupò principalmente di questioni inerenti il buon andamento della vita in paese con attenzione anche alle famiglie dei lavoratori di alcune industrie locali uccisi dal bombardamento del 6 luglio 1944; si occupò anche delle situazioni personali difficili e di tutte quelle pratiche amministrative e burocratiche necessarie a far ripartire la macchina burocratica comunale in un momento di passaggio e di particolare difficoltà.

Ma chi era Antonio Piccardi. Era nato a Castione della Presolana il 23 ottobre del 1895; da Giuseppe e Antonia Giudici, registrato all’anagrafe dalla levatrice comunale Domenica Canova con il nome di Giovanni Antonio. Diplomatosi come perito industriale chimico presso il Regio Istituto Tecnico Vittorio Emanuele di Bergamo nel 1915, prestò servizio militare a partire dal 26 agosto del 1915 presso il 50° reggimento fanteria e risulta congedato come tenente nel 1919. Con regio decreto poté fregiare di tre stellette d’argento il proprio distintivo per tre anni interi passati al fronte; ottenne anche la Croce di Guerra al valor militare.
Venne assunto alla “Dalmine” nel dicembre 1919 con mansioni di capo del laboratorio chimico e assistente per l’acciaieria; fino a ricoprire nel 1940 il ruolo di Vice Capo Reparto delle Acciaierie. Dal 28 luglio al 9 ottobre 1943 fu nominato commissario prefettizio di Dalmine e il 2 novembre dello stesso anno venne eletto nella Commissione Interna degli impiegati “Dalmine”. Il 25 novembre, nel corso di una retata all’interno dello stabilimento da parte dei militi fascisti, Antonio Piccardi, assieme ad altri uomini della commissione interna, fu brutalmente picchiato già nell’ufficio della direzione per il possesso di un volantino antifascista, e quindi fu portato insieme agli altri alle carceri di Bergamo dove rimase in cella di isolamento fino alla vigilia di Natale. Egli fu uno degli organizzatori dei sabotaggi alle colate di acciaio speciali che avvenivano durante gli allarmi aerei; fu anche uno stretto collaboratore di Mario Buttaro, il comandante “Bassi”.
Antonio Piccardi era famoso anche come scalatore, uno dei più forti alpinisti bergamaschi degli anni ’20, innamorato della sua Presolana, numerose le vie aperte da lui tra cui la notissima via “Caccia-Piccardi”, scalata in prima assoluta, con gli amici Giovanni Caccia ed Enrico Bottazzi, il 14 - 15 agosto 1926. Fu anche un apprezzato e premiato fotografo.
Morì il 7 ottobre 1984 a Bergamo, dove era andato poi ad abitare.

NB: per gli amministratori:  Sarebbe cosa buona intitolare la sala consiliare del Comune alla sua memoria.

 

q917piccardi   p753comunedalmine   q918sindaci 
Primo sindaco
di Dalmine 
  Casa comunale
di Dalmine 
   Sindaci del Comune
di Dalmine

 


Dalmine, maggio 2022    fac/