Secondo il ministro Boschi, quelli che nella Resistenza hanno combattuto davvero si schierano al referendum costituzionale per il SI, gli altri per il NO:. Ilfatto.it ne ha sentiti alcuni. Laura Fabbri, discendente del parlamentare ucciso dai fascisti: "Non siamo appannaggio del Pd". Gino Bambara: "Il ministro ha il latte sulla bocca". L'ex senatrice - e "staffetta" - Menapace: "Autoritarismo, rispondiamo con Bella Ciao". Tortorella, che fu nella segreteria di Berlinguer: "I dem non più di sinistra".
Precisa Laura Fabbri Wronowski, partigiana e nipote di Giacomo Matteotti – bisogna smetterla di chiamare in causa la Resistenza per infarcirla di retorica. “Noi che abbiamo combattuto per la libertà non siamo appannaggio del Partito Democratico”. Anche il partigiano Laura, questo era il suo nome di battaglia, al referendum voterà ‘no’, e “non perché sono contraria all’idea di riformare la Costituzione, è stata scritta in un’altra epoca e qualcosa andrebbe aggiornato, come il Senato. Ma con calma, senza agitazione, senza scannarsi. La svolta presidenzialista che il pacchetto Renzi-Boschi tenta di far passare, invece, è un disegno che di nuovo non ha nulla, anzi ci riporterebbe indietro nel tempo, e noi come paese non vogliamo un nuovo regime”.