Nella seconda metà degli anni trenta la Società Anonima Stabilimenti di Dalmine decise di istituire una Colonia crenoterapica per i figli dei propri dipendenti, ai quali offrire le cure delle acque termali di Trescore Balneario. Si tratta di una stazione di cure termali delle Prealpi Bergamasche, molto attiva fin dal Medioevo per le sue acque solfuree, depositaria di antiche memorie storiche che potevano ricondurla a illustri ascendenze: dai Romani, a Carlo Magno e al Colleoni. Non è possibile stabilire con fondamento l’origine di questi bagni, che tutti chiamano antichissimi, ma è antica tradizione che la scoperta delle acque di Trescore Balneario sia stata fatta dai Romani, e che ne siano stati perciò i primi utilizzatori. Pur con alterne vicende, ma con continui abbellimenti, come la scoperta di nuove sorgenti, le terme di Trescore sono diventate le più famose della Lombardia. Il primo personaggio che ristrutturò il complesso termale, che era quasi abbandonato, fu, nel 1470, il condottiero Bartolomeo Colleoni che, completata quest’opera di pace, la donerà alla Misericordia Maggiore e, attraverso questa, alla città di Bergamo che ne resterà proprietaria fino alla seconda metà dell’ottocento. Attualmente le terme sono tra le più attrezzate d’Europa e aperte tutto l’anno. Trescore è posto all'imbocco meridionale della Val Cavallina; attraversato da una storica e importante arteria di comunicazione, la statale SS42 del Tonale e della Mendola, che mette in comunicazione la pianura padana con la regione alpina dell’alto Adige.
In questo contesto la Società Anonima Stabilimenti di Dalmine inserì la sua colonia “Crenoterapica di Trescore Balneario (BG) ” acquistando, con atto n.8409/4456 del 17 aprile 1941/XIX, redatto dal notaio Benigna dott. Giovanni, quanto segue: Venditori i sigg. Bartoli rag. Angelo e Bartoli ing. Vittorio nati a Trescore Balneario; compratore la Soc. Anonima La Pro Dalmine con sede a Mi rappresentata dai sigg. Ratti di Desio Conte ing. Franco e dott. comm. Ciro Prearo nato a Montecchio autorizzati con regolare delibera che acquistano terreni e fabbricati posti in Comune di Trescore Balneario così distinti: catasto terreni per 73,70 are (rendita di £ 125.29 - mapp.165,227,2831), catasto fabbricati: casa sita in via Novale 2 di piani 3 vani 18 (redd.imp.di £ 1.266.65 - mapp.229) e casa sita  in Via Suardi 8 di piani 2 con 13 vani (con redd.imp. di £ 798 - mapp. 230) ad un prezzo forfettario convenuto di £ 145.000.
La colonia in un primo momento poteva ospitare 100 bambini per ogni turno di venti giorni, per la cura di affezioni otorinolaringoiatriche, cutanee, artritiche, asmatiche etc. interamente a spese della Pro Dalmine. Dall’inizio e fino al 1941 i bambini erano alloggiati presso il locale Stabilimento Bagni. Nel 1938 e 1939 venne fatto un solo turno, rispettivamente di 11 e 49 bambini, nel 1940 e 1941 tre turni per un totale rispettivamente di 300 e 137 bambini. Nel 1941 la Dalmine acquista i fabbricati di cui sopra in via Damiano Chiesa, e, con una ristrutturazione, li adatta a colonia per bambini; in mezzo al verde costruisce un modernissimo padiglione per le cure termali e dal 1942 entra in piena attività. Essa dispone di una superficie cintata di 7.000 mq e un volume del fabbricato di 8.400 mc. Nel 1957 sui 150 addetti alle colonie della Dalmine 19 erano destinati alla colonia di Trescore.
Nel 1958, la colonia necessita di una maggior alimentazione di energia elettrica e la Soc. Elettrica Crespi, incaricata, chiede che le venga ceduta gratuitamente l’area su cui costruire una cabina. Con atto n. 6547 del 23 dic.1958, notaio dott.Gian Mario Grazioli, la Pro Dalmine, rappresentata dal sig. Rag. Eugenio Crugnola vende alla Soc. Azienda Elettrica  Crespi, rappresentata dal sig. dott.ing. Giuseppe Cattaneo, un piccolo appezzamento di terreno di are 0,15 mapp n.3192 sub.b.b (mq 17,20). Prezzo convenuto £ 15.000 venduto al solo scopo di costruirvi una cabina elettrica di trasformazione.
Dopo la dismissione, la colonia fu acquistata dal Comune di Trescore e trasformata nella casa di riposo “Papa Giovanni XXIII” cioè Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani. La struttura, nel 2003, dopo quattro anni di lavori e una radicale trasformazione, ha iniziato a operare e ora dispone di 61 posti letto (47 per non autosufficienti e 24 parzialmente autosufficienti) con tutti i servizi complementari.

all/ atto acquisto colonia di Trescore
      atto vendita terreno per cabina elettrica

   
Antiche Terme "Bagni" di Trescore    Colonia Dalmine di Trescore Balneario    Colonia con bambini (1957)
         
     
 Attività varie in colonia     Attività varie in colonia    Casa di riposo di Trescore
Balneario (ex colonia Dalmine) - 2015
         

Dalmine, marzo 2016  -  fac/
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