Gennaio 2009  -  Non si sono mai visti, tutti insieme, tanti lavori pubblici nel comune di Dalmine. Uno dei principi fondamentali delle Pubbliche Relazioni potrebbe così recitare: “fare, fare anche male, ma farlo sapere”. E a questo semplice principio si è ispirata la maggioranza di sinistro-centro del Comune di Dalmine sempre alla ricerca di consensi. Certo che, osservando in questi mesi d’inizio anno la nostra città, c’è da rimanere allibiti; quando talune persone mi dicono di non aver mai visto così tanti cantieri per le vie della città dicono il vero. Mai visti tanti lavori pubblici in così breve tempo. Riparazione strade e marciapiedi, posizionamento nuovi dossi, eliminazione barriere architettoniche, sistemazione aree verdi, potatura alberi, cambio lampadine, barrierine agli incroci e, dulcis in fundo, l’enigma dei lavori sul viale Locatelli. Che abbiano vinto al super-enalotto? O sono impazziti! Niente di tutto questo, siamo già in campagna elettorale, si preparano per le prossime elezioni amministrative che si terranno il 6 giugno 2009 e dunque stanno facendo lavori di facciata per convincere la gente a rieleggerli ancora. Qualcuno maliziosamente dice che ci vorrebbero elezioni amministrative ogni due anni così avremmo una città in ordine e non trascurata come in questi ultimi anni. Siamo d’accordo alcuni lavori vanno bene ma dove son quelli più importanti? Quelli che possono cambiare in meglio il volto alla città? di certo non l’orribile cementificazione di Via Segantini. I lavori da fare in fretta sono la sistemazione delle Piazze delle frazioni e i relativi centri storici, poi a seguire il Piano di governo del territorio, per rallentare la cementificazione, il piano del commercio e dei servizi. Sono questi gli strumenti tuttora mancanti, per incapacità di questa giunta, che dovrebbero pianificare al meglio la crescita della città.

Dalmine, luglio 2009  - fac/

 


 

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