Sul territorio di Dalmine esiste la chiesetta di S. Giorgio, la cui costruzione è originaria del '400 ed è sorta come chiesa conventuale di una comunità di Canonici Lateranensi. All'interno affreschi del '400 e del ´500, strappati dalle pareti della stessa chiesa e riportati su tela per la loro migliore conservazione. Nell’altare è racchiusa la pietra sacra, dietro l’altare c’è un quadro dipinto con immagini di santi. Nella parte sud un piccolo campanile con una campana. Le pareti erano affrescate ma i dipinti strappati e incorniciati. Nel 1650, su indicazione dei Camozzi, la chiesa fu ampliata. La pala sull’altare, dipinta da F. Musita nel 1663, vede al centro la Madonna, a sinistra S. Giacomo, a destra S. Rocco e alle sue spalle S. Caterina d’Alessandria. Questa cappella nel 27 settembre del 1566 fu visitata da S. Carlo Borromeo, allora arcivescovo di Milano, che la trovò decadente e quasi in rovina. Allora non si celebrava la messa ma era una specie di oratorio. Non fu mai abbandonata, subì numerosi restauri e un ampliamento ed ebbe visite importanti, oltre che S. Carlo Borromeo anche del Card. Federico Borromeo. Nel 1784 passò dalla giurisdizione di Milano a quella di Bergamo. S.E. Mons Bernareggi nel 1940 la riconsacro con il nome di S. Giorgio. Nella chiesetta si possono ammirare pregevoli affreschi quattrocenteschi, nella facciata del pulpito uno stemma della famiglia Camozzi e una statua di legno raffigurante S. Rocco, opera di G. Manzoni. Per molto tempo la chiesetta è stata chiamata col nome di S. Rocco mentre il suo titolare è S. Giorgio. La chiave di lettura la troviamo forse nella relazione dello stato della parrocchia fatto dal parroco di Sforzatica S. Andrea (1886). Parlando della chiesetta di Dalmine dice che essa possiede un solo altare dedicato a S. Giorgio e a S. Rocco. Infatti, la tavola dipinta sopra l’altare (ancona) riproduce le immagini dei due Santi. E così accadde che in un primo tempo S. Rocco sia stato accoppiato a S. Giorgio e poi fini per sostituirlo e prendere il suo posto. Quando nel settembre del 1940 il vescovo di Bergamo mons. Bernareggi riaperse al culto la chiesetta di Dalmine la benedisse con l’invocazione e nel nome di S. Giorgio riallacciando così il nuovo all’antico.

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Chiesetta San Giorgio    Interno chiesetta    Chiesetta San Giorgio 
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    Disegno chiesetta    

 

Dalmine, agostro 2009    fac/