FANTONI: una bottega creatrice di un grande patrimonio d'arte e cultura locale
INTAGLIATORI E SCULTORI DEL LEGNO
Nella realizzazione delle opere si susseguirono ben otto generazioni di artisti

Nei secoli che precedettero l’instaurazione delle Accademie di Belle Arti, l’unica scuola di pittura o di scultura esistente, era la bottega dell’artista affermato. Vi era anche un secondo tipo di apprendistato, forse meno frequente, ma certo non meno importante: era quello della bottega famigliare, in cui potevano esercitarsi i soli eredi del Maestro e i suoi parenti più stretti. Poteva poi accadere che tra i giovani discepoli emergessero personaggi ricchi d’ingegno. L’attività della bottega faceva allora un salto di qualità. Questo fu il caso della bottega Fantoniana, quando vi assunse un ruolo di spicco il giovane Andrea. L’attività dei membri della celebre famiglia Fantoni fu varia e multiforme: tra loro si contano scultori, intagliatori e disegnatori che eseguirono opere di carattere sacro e profano, utilizzando, secondo i casi, il legno, il marmo o l’avorio. Nella realizzazione delle opere si susseguirono ben otto generazioni di artisti-artigiani.
L’attività d’intagliatori e di scultori del legno, risale almeno al secolo XV. Fin dal 1460, Bertulino Fantoni comincia a esercitarsi nell’intagliare il legno; dopo a lui, molti discendenti, ma con poche testimonianze. Le notizie si fanno più precise con Adriano, che assieme ai suoi fratelli e al figlio Donato porta il lavoro a una ricchezza di repertorio e a un’intensità operativa da far ritenere avviata una produzione di bottega. Ma è a Grazioso Fantoni il Vecchio (1630-1693) e alla sua numerosa prole, composta di maschi e femmine, tra cui spicca il giovane Andrea detto “l’artista”, e alle sue doti di abilità e d’intraprendenza cCasa museo a Rovettahe si deve il decollo culturale e produttivo della bottega di Rovetta, che diede vita agli artistici lavori di legno e marmo, oggi ancora fruibili. Da allora, per circa un secolo, i Fantoni progettarono e realizzarono un numero rilevante di opere destinate ad arricchire gli apparati liturgici e devozionali degli edifici di culto. Con pari frequenze, crearono anche arredi delle dimore di nobili e facoltosi borghesi lombardi. Grazie alla fama ottenuta con i lavori nel Duomo di Bergamo, la bottega Fantoni riceveva ed eseguiva un numero sempre crescente di ordinazioni. Alla morte di Andrea (1734), la bottega passò sotto Giovanni Bettino, affiancato dai fratelli. Alla sua morte (1750), s’incrinava la consueta unitarietà della bottega; in seguito, la morte di Luigi (1788) segnava in modo decisivo la vitalità dell’opificio, che si estingueva intorno ai primi dell’Ottocento.  Grazie alla tenacia di Luigi (1789-1874), primogenito di Donato Andrea, che eredita, alla morte del padre, il patrimonio d’arte di famiglia, vengono gettate le basi degli studi Fantoniani e a un secolo di distanza si arriva alla costituzione della Fondazione “Fantonum de Roscarolo”. La Fondazione ha come finalità la conservazione, lo studio e la promozione del patrimonio d’arte della bottega Fantoni di Rovetta, ma è anche centro di ricerca storica, artistica ed etnografica sul territorio, allo scopo di rivalutare la cultura locale.  La Casa Museo Fantoni è situata nell’antica contrada di Rovetta, lungo l’asse che raccorda la Valle Seriana Superiore alla Valle di Scalve, sul crocevia che conduce per stradine al nucleo medievale del paese.

 

   
Bergamo: Basilica di Santa Maria
Maggiore Confessionale, A.Fantoni
1704-1705.
Rovetta: Chiesa parrocchiale – particolari dei pilastrini del fonte battesimale. Bottega di Bertulino seconda metà del sec. XV. Alzano Lombardo: Particolari degli Armadi della seconda Sacrestia. Le virtù. Allegorie della Giustizia, della Carità e della Provvidenza.
         
   
Alzano Lombardo: Chiesa parrocchile di
S.Martino – Armadi della prima Sacrestia.
Bottega di Grazioso il Vecchio. 1679-1680.
Rovetta: Chiesa parrocchiale di Tutti i Santi. Coro. Bottega Fantoni. Cerveno: Chiesa Parrocchiale di S. Martino. L’adorazione dei Magi. Bottega di Andrea Fantoni, 1716.
         
   
Rovetta: Chiesa parrocchiale. Particolari dei
telamoni (a sin). - Vertova: Chiesa di Santa M. Assunta. Particolari dei pilastrini del coro, (a dx), raffiguranti la virtu e i vizi. Bottega di A. Fantoni.
Bergamo: Basilica S.Maria Maggiore, Confessionale: portella centrale, Gesù resuscita il figlio della vedova di Naim. Alzano Lombardo: Chiesa Parrocchiale. Armadi della seconda Sacrestia. Botteghe di Andrea Fantoni e Giovan Battista Caniana. (1692-1717).

 

Dalmine, agosto. 2009