Il pittore Gian Paolo Cavagna appartenente ad una famiglia originaria di Santacroce, in Val Brembana, nasce a Bergamo, in Borgo S. Leonardo dove risulta trasferita la sua famiglia già a partire dal 1547. Rimane orfano del padre molto presto e compie il suo apprendistato artistico nella bottega di Cristoforo Baschenis il Vecchio con cui collabora per alcuni lavori. Gian Paolo Cavagna é considerato uno dei maggiori pittori bergamaschi del Seicento, era un parrocchiano di Sant’Alessandro in Colonna, avendo casa e studio in via Zambonate.

Il primo incarico: una pala per l’altare di S. Giovanni Evangelista alla condizione che se l’opera non fosse piaciuta ai committenti non sarebbe stato retribuito. Da questo momento la sua opera si intensifica e procede a ritmo vertiginoso su più fronti tra la città e la campagna, fuori città tra commissioni di carattere laico e commissione di carattere religioso. Nel 1952 il Cavagna si rivolge ai reggenti della basilica di S. Maria Maggiore a Bergamo offrendosi per dipingere l’Assunzione, la richiesta viene subito accettata. Nel 1595 è a Cremona per affrescare la libreria dei padri Agostiniani. Poi lavora alla chiesa di S. Martino di Treviglio coadiuvato dal figlio Francesco. Nel frattempo dipinge un Martirio di S. Sisto e S. Lorenzo a Piacenza. Molti suoi lavori di argomento religioso sono oggi presenti in numerose chiese di Bergamo e provincia, e tra questi alcune tele in cui compare la figura di San Rocco, uno dei santi taumaturghi più noti e più misteriosi. Nell’opera sotto San Carlo Borromeo tra San Rocco e San Pantaleone, nella chiesa della Madonna del Castello ad Almenno San Salvatore BG, San Carlo è posto più in alto rispetto agli altri due santi e anche qui San Rocco mostra la sua piaga sulla gamba e si appoggia ad un bastone da pellegrino. Nel 1611 si sposa con Caterina Minetti, dopo aver avuto quattro figli dal primo matrimonio con Margherita Canubina, due figli diventano bravi pittori. All’inizio secolo lavora a Brescia agli affreschi della chiesa di S. Maria del Lino. In questo periodo rivaleggia con Enea Salmeggia per alcuni dipinti importanti ma nonostante questa rivalità il Cavagna non accenna ad esaurirsi fino al 1627, anno della sua scomparsa avvenuta nella città di Bergamo

 

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Gentildonna con libro    Miracolo dei fiori    Gloria di Sa.Pietro 
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Madonna col bambino    adorazione dei Magi    Gian Gerolamo Albani 
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Madonna della cintura   Giuditta con la testa di Oloferne   San Carlo Borromeo

 


Dalmine, maggio 2020     fac/