Immagini di personaggi e luoghi del tempo passato. www.Facoetti.com
E' incredibile e ininterrotto lo scorrere del tempo, i ricordi, come le foto, col tempo assumono toni sbiaditi e diventano sfuggevoli. Le foto in esibizione rappresentano un panorama di anni di tradizioni e cambiamenti della vita delle persone. Queste immagini si spingono ad essere sia motivo di conoscenza di una storia sociale di singolare importanza, sia un modo per vedere come sono cambiati i costumi e le abitudini del luogo nel corso del tempo.

Servono a chi per affrontare il futuro non vuol dimenticare il passato e le tradizioni che si vanno spegnendo.


 

p590ggabrielecamozzi   p591generaleDallovo   p592deschaurand
 Gabriele Camozzi   Gen.Luigi Enrico Dall'Ovo    T.Gen Felice de Chaurand 
         
q517gcamozzi   q024gualtierodanieli    q544poletti
Gabriele Camozzi    Gualtiero Danieli     Eugenio Maria Poletti
         
q731contessabianca   q718dottrichelmi     R051Fratus
Cont. Bianca de Chaurand   Dott. Agostino Richelmi   Ruby Fratus 
 

 -  Gabriele Camozzi, patriota Bergamasco, appartenente ad una delle famiglie più influenti della nobiltà locale, nacque a Bergamo il 24 Aprile 1823 e morì nella sua villa di Dalmine il 17 Aprile del 1869. Partecipò attivamente ai primi moti rivoluzionari, situazione che gli costò l'esilio in Svizzera. Nel 1859, durante la seconda guerra d’indipendenza, si arruolò nei Cacciatori delle Alpi in appoggio all'esercito sabaudo. Promosso maggiore, spianò la strada per l'entrata trionfante di Garibaldi nella città orobica l'8 giugno 1859. Morì a soli 46 anni, dopo avere ricoperto il ruolo di deputato nel parlamento di Torino per ben tre legislature.

-  Il generale Luigi Enrico dall’Ovo: La famiglia Dall’Ovo, di origini venete, si stabilì a Bergamo intorno al XVIII secolo e offrì alla storia italiana diversi personaggi di spicco. Tra i membri della famiglia dall’Ovo ricordiamo il generale Luigi Enrico, che nacque a Bergamo il 18 gennaio 1821 e fu un grande patriota; da milite garibaldino a generale del regio esercito italiano,q694lapidegaribaldini morì a Sforzatica il 6 aprile 1897 dove era stato eletto sindaco tre anni prima. Fu prima dedito al commercio della seta e nei suoi continui viaggi vide i bisogni delle popolazioni e l’assurdità del commercio d’oltralpe anziché quello padano e della penisola e lo convinsero nelle sue scelte.  Da garibaldino partecipò a quasi tutte le campagne del risorgimento; combattè nel ‘48 a Milano e nel Trentino, nel ‘49 a Roma, nel ‘59 fra i Cacciatori delle Alpi, nel ‘60 con i mille, entrò poi nell’esercito del Regno, concludendo la carriera col grado di generale. Propio a Sforzatica è possibile visitare La Biblioteca Dall’Ovo, il patrimonio librario e documentale della famiglia Dall’Ovo-Poletti de Chaurand. La biblioteca ha sede nell’antica dimora di famiglia e oggi conta più di 11.000 volumi risalenti al ‘700 e al ‘800. Molti degli scritti si concentrano sui moti rivoluzionari e sull’impresa dei Mille.

-  Felice de Chaurand de Saint Eustache. Nacque a Chiavari (GE) il 1° aprile del 1857 da nobile famiglia Savoiarda. E’ nominato sottotenente di artiglieria nel 1875. Frequenta la Scuola di Guerra ed entra nel 1884 nel Corpo di Stato Maggiore. Nel 1910 è promosso tenente generale e partecipa dal novembre 1911 alla Guerra di Libia alla guida della 3ª Divisione Speciale. De Chaurand si fa onore e per questi fatti gli è attribuita la croce di commendatore dell'Ordine Militare di Savoia. Durante la Prima Guerra Mondiale è al comando della 35ª divisione sul fronte tridentino, sino al 1916, anno in cui va in congedo. Fu prolifico autore di testi di storia ed analisi militare. Visse molto tempo a Sforzatica, dove morì nel 1944.

-    Conte Avv. Gualtiero Danieli: Sottosegretario al ministero del tesoro, governo Saracco, dal 25.11.1900 al 15.02.1901;  sottosegretario al ministero delle finanze, governo Boselli, dal 18.06.1916 al 30.03.1917.
Nato a Badia Polesine (RO) il 14 aprile 1855, deceduto a Roma il 23 marzo 1917. Conte, laurea in giurisprudenza, docente universitario, avvocato. Esperto di diritto internazionale. Abitazione e studio a Roma, consigliere comunale a Sabbio B. e Mariano al Brembo. Sposato con Maria Elisa Camozzi, unica erede del patriota Daniele Camozzi la cui famiglia aveva acquistato terreni a Dalmine a fine ‘700. Gualtiero Danieli convinse la Società tedesca dei fratelli Max e Reinhard Mannesmann a insediarsi a Dalmine, vendendo loro i terreni e aiutandoli nel realizzare le infrastrutture necessarie per la costruzione di un grande stabilimento. Oggi Dalmine-Tenaris. Fece otto mandati parlamentari, dalla XVII alla XXIV legislatura.

-  Dott. Eugenio Maria Poletti:  Nato a Parma nel 1893 e sposato con la contessa Bianca de Chaurand, dalla quale ebbe tre figli: Antonio, Uberto e Ildefonso., Eugenio Maria Poletti dedicò la sua vita al sapere medico, alla politica e alla ricerca scientifica. Dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia, nel 1922 si trasferì a Dalmine dove incominciò a lavorare come Medico Condotto e Medico di Stabilimento, carriera che porterà avanti con grande passione per ben 21 anni. Della sua vita mobilitazione politica si ricorda soprattutto la partecipazione alla marcia di Ronchi avvenuta nel 1919. Il medico non smise mai di sostenere lo scrittore e militare Gabriele d’Annunzio, che cercava di rivendicare l’italianità di Fiume e riavere il controllo della città.  Poletti morì improvvisamente a causa di un attacco cardiaco nel 1943. Lasciò ai posteri numerosi volumi, articoli e pubblicazioni frutto delle sue ricerche e del suo costante impegno in campo medico. Gran parte del suo lavoro è stato tradotto anche all’estero.

-   Contessa Bianca de Chaurand de Saint Eustache: nacque a Sforzatica (BG) nel 1892. Figlia del generale Felice de Chaurand e di Matilde Dall’Ovo, figlia a sua volta del generale garibaldino Luigi Enrico. Trascorse la giovinezza tra Torino e la casa paterna. Rimase orfana di madre a soli 17 anni. Mentre era crocerossina nel 1922 conobbe un medico letterato parmense, legionario fiumano Eugenio Maria Poletti che sposò nel 1925 e dal quale ebbe tre figli. All’improvvisa morte del marito nel 1943 seppe far fronte da sola alle necessita della sua famiglia con grande forza d’animo. Bianca continuò a vivere nella sua casa di Sforzatica nella quale riversò tutto l’amore di cui era capace sino alla fine dei suoi giorni che avvenne a 86 anni.

 -   Dott. Agostino Richelmi: Fu il primo a soccorrere i feriti dopo il bombardamento del 6 luglio 1944, ha avuto in cura a Dalmine più di 8000 pazienti. E’ il medico dei Dalminesi. Dal suo invito a donare il sangue nacque a Dalmine la sede AVIS. Nel 2015 è stato indicato come cittadino benemerito di Dalmine e premiato alla memoria dal Comune il 19 marzo 2016 nella sala del consiglio comunale.

- Roberto Fratus (Ruby)  un cultore di Storia appassionato, intelligente, generoso nel condividere con eleganza i suoi tesori preziosissimi, ma soprattutto una persona squisita! Certamente Ruby aveva già preparato il libro, parte del suo smisurato archivio-biblioteca che, pochi giorni fa al telefono, aveva promesso di darmi in lettura per una mia ricerca. Certamente ora Ruby riuscirà a sciogliere il nodo irrisolto del perché quel 6 luglio 1944 la sirena non suonò. Personalmente  lo devo ringraziare per tutta la documentazione e fotografie che mi ha prestato senza chiede niente. Grazie signor Fratus di avere tanto amato Dalmine.

.

 


 
p660camozzi   p661internofabbrica   q520prigionierilibici
Camozzi e Mercantini    Prigionieri libici    Prigionieri libici 
         
p662cavalli   q565contadini frumento    q564contadini grano 
Sforzatica-Torre medievale   Raccolta frumento   Essicazione frumento

-   Gabriele Camozzi e Luigi Mercantini a Dalmine nell’agosto 1865. I due si erano conosciuti nel 1858 a Genova nella villa di G. Camozzi, dove sostava anche G. Garibaldi. Sulla foto la dedica di L. Mercantini a G. Camozzi per il suo poemetto “Le rupi del Dodismala” - (avventure del dott. A. Andreuzzi tra le rupi del Dodismala perché ricercato dalle milizie austriache).  Luigi Mercantini è l’autore anche di: “la spigolatrice di Sapri” (piccolo gioiello di poesia popolare) e dell’ “Inno di Garibaldi” (poi musicato da Alessio Olivieri).
-    Interno dello stabilimento di Dalmine durante la prima guerra mondiale, da notare i prigionieri libici al lavoro, sullo sfondo la direzione della grande fabbrica.
-    Sforzatica S. Andrea, anni ’20: Torre medioevale e pozzo comunale con residenti a cavallo.
-  Raccolta ed essicazione frumento sull'aia dei cortili.


 

p663drogheriabenzoni   p664bandasforzatica   p665bandamariano
Salumeria Benzoni   Corpo musicale Sforzatica   Corpo musicale Mariano

- Anno 1913: Ubicata nel palazzo Camozzi, in centro Dalmine, la salumeria drogheria Benzoni.
- Anno 1922: Corpo musicale di Sforzatica S. Maria fondato dal parroco don Gregorio Lanza e diretto dal Maestro Giuseppe Aber.
- Anno 1927: Corpo musicale S. Lorenzo di Mariano al Brembo, fondato dai fratelli Giuseppe e Angelo Vitali e diretto dal maestro Severo Cavalieri.


 

p666mussolini   p667circolosluigi   p668gitasocialeond
Mussolini a Dalmine   Circolo di San Luigi   Gruppo OND Sabbio

-    Dalmine, anno 1919: Dopo lo sciopero “creativo” delle maestranze della Dalmine – occupazione della fabbrica e autogestione senza interrompere la produzione – del 15 marzo 1919, Mussolini, allora direttore del Popolo d’Italia, per rilevare l’importanza storica del fatto venne a Dalmine il 20 marzo 1919, e, nel cortile della casa Colleoni, tenne un breve discorso patriottico. Il 27 ottobre 1924, Mussolini, allora capo del governo, venuto a Bergamo ad inaugurare la nuova torre dei caduti della guerra, volle di nuovo far visita agli operai di Dalmine e, sul piazzale davanti alla direzione, tenne il suo secondo discorso.
-    Sforzatica, anno 1926: Don Ignazio Valsecchi, parroco di Sforzatica S. Andrea, con i giovani del circolo di San Luigi.
-    Anno 1925: Gita sociale del gruppo O.N.D. (Opera Nazionale Dopolavoro, creata il 1° maggio 1925 dal regime fascista), dei soci fondatori del “Circol de Sabe”.


 

p669giochicolonia   p672contadina acquedotto   p671direzionedalmine
Colonia Dalmine   acquedotto - filagna   Vecchia portineria stabilimento

-    Dalmine, anno 1929: Colonia elioterapica “G. Molinari”. Giochi dei ragazzi.
-    Dalmine, Anni ‘ 30: Lavori di ampliamento dell’acquedotto in Via Filzi – Sforzatica.  -  Una contadina mostra l’attrezzo (la filagna) usato per la semina del granoturco. Il filo veniva steso per la lunghezza del campo, fissato per terra alle due estremità e il granoturco veniva sotterrato e ricoperto grano a grano con il “caécc” (cavicchio) seguendo il filo.
-    Dalmine anni ’30: Operai davanti alla portineria degli Stabilimenti di Dalmine.


 

   

 Foto d'Epoca di cittadini Dalminesi.

   

 


 

   
 Macchina d'epoca   Scuola di canto Sforzatica    Inaugurazione fontana 

-    Dalmine, anni ’30: Macchina d’epoca dell’ing. G. Hecter, tecnico della Mannesmann a Dalmine
-    Sforzatica S. Maria, anno 1932: Un gruppo di partecipanti alla scuola di canto della parrocchia di Sforzatica S. Maria.
-    Dalmine, 20 marzo 1939: Inaugurazione della monumentale fontana, (soprannominata “pà de saù”) nel centro della piazza “XX marzo 1919” (ora piazza caduti 6 luglio 1944) eretta in ricordo del discorso di Benito Mussolini agli operai della Dalmine, tenuto il 20 marzo 1919. La Dalmine S.A. volle incise nel marmo della fontana le parole del Suo discorso.




p699trebiatrice   q933trebbiatrice  
trebbiatura   trebbiatura   trebbiatura 
         
  q934cimiteroprincipale     
piantumazione alberi    Ingresso cimitero principale     
         
   
 ragazze dalminesi    ragazze dalminesi   festa dell'uva 
         
  q744attraversamento    q841piazzacastello
zingari asiatici   attraversamento SS525   funerale


-
-    Dalmine: Personale addetto alla trebbiatura del grano. La trebbiatrice è una macchina che appartiene ormai al passato, veniva sistemata nei cortili delle cascine ed erano coinvolti tutti i contadini della cascina.
-     Piantumazione di alberi in via Bosco Frati con ragazzi e ragazze in divisa. 
-     Ingresso cimitero principale di Dalmine, Viale della Rimenbranza
-    Ragazze dalminesi in costume alla festa dell’uva.
-    Dalmine, anni ’40, ’42: la festa dell’uva, la festa degli alberi così come la battaglia del grano erano occasioni per riunirsi con la propria organizzazione nelle parate di regime.
-    Dalmine, 1944: Zona Colonia Elioterapica. Zingari asiatici e la danza dell’orso davanti a soldati tedeschi e gente del posto
-    Dalmine: attraversamento SS525 da treno privato della Ditta Dalmine.
-    Piazza Castello: funerale con crocifisso portato dai disciplini – anno1954


 

   
adunata interno fabbrica   anniversario discorso Mussolini   visita federale Gallarini

 -   Dalmine, anno 1940: Interno fabbrica della Dalmine S.A. durante l’adunata per la visita del direttorio del partito fascista con a capo il consigliere nazionale Capoferri.
-    Dalmine, 20 marzo 1942: 23° anniversario del primo discorso del Duce a Dalmine (20 marzo 1919), erano presenti il prefetto Ballero e il federale Gallarini.
-    Il federale Gallarini visita l’erigendo ambulatorio delle Casse Mutue Malattie accompagnato da autorità civili e militari.


 

  q546insewrvienti  
 personale pens.privata   personale pens.privata    scuola elementare Dalmine 
         
  R049passerella    q548asilosforzatica 
Dott.Richelmi - Passerella     passerella sul brembo-caduta   Asilo Sforzatica 
         
q549asilobambini    r052pescatori    R050pesca
Asilo Sforzatica    Pescatori del CRAL-Dalmine    Frigeni premia i pescatori - prossimo sindaco:

 -    Dalmine, anni ’40: Personale e inservienti della pensione privata. Gestivano un albergo di 40 camere, sale da gioco e da ritrovo e potevano servire 120 pasti contemporaneamente.
-     Dalmine, anni ‘40: Scuola elementare riservata ai figli dei dipendenti della Società Dalmine che, attraverso la Pro Dalmine, provvedeva ad ogni spesa, educando ogni anno 250 alunni divisi in cinque classi. Il saluto del mattino prima di entrare in classe.
-     Dalmine: Il Dott: Agostino Richelmi durante il servizio militare (con la moto “Guzzi Alce”).    A destra la mai dimenticata passerella sul Brembo che univa il territorio di Dalmine a quello di Madone e Bonate Sotto. Serviva principalmente agli operai che venivano a lavorare alla Dalmine in bicicletta. E’ stata danneggiata da una piena del fiume e non è più stata ricostruita. (oggi sarebbe utile per la pista ciclabile). Le foto risalgono agli anni cinquanta.
-    Dalmine 1961. Vecchio asilo di Sforzatica in piazza XXIV maggio, ora demolito, durante distribuzione minestra ai bambini. Bambini all'asilo di sforzatica p.zza XXIV maggio, ora demolito.


 

p693bandasforzatica   p694bandamariano   p695ciclistiond
Banda Sforzatica S.M.   Banda Mariano   Ciclisti O.N.D.

- Sforzatica, anni ’50: La banda musicale di Sforzatica S. Maria ad una manifestazione pubblica in piazza
- Mariano, anni ’60: La banda musicale S. Lorenzo di Mariano al Brembo, durante un corteo per le prime comunioni.
- Dalmine: Squadra ciclista della O.N.D. (Opera Nazionale Dopolavoro) di Dalmine.


 

p696gambadelegn   p697pompieri   q097pompieri
gamba de legn-processione   pompieri   pompieri

-    Il famoso “gamba de legn”. Un tram a vapore che univa Bergamo a Monza, era chiamato anche “ol tram de Monza”. Arrivava in centro Dalmine, all’inizio del viale Locatelli di fronte al centro diurno anziani. Soppresso negli anni ’50.
-    Dalmine: Squadre dei pompieri


 

q739craldalmine   p700osteria   p701gitaroma
Interno CRAL dalmine   Osteria del Ciòt   Gita a Roma 1950

-  Interno circolo dopolavoro di Dalmine (CRAL) in p.zza dell'impero ora p.zza della Libertà.
-  Dalmine: Tipica osteria del tempo (osteria del Ciót)
-  Dalmine: Gruppo di uomini Dalminesi dell’ A.C. in gita a Roma.  (anno santo 1950). 


 

p702moto1   p703moto2   p704moto3
 Dalminesi su moto   Renato su galletto     Dalminesi su moto
         
q738famtaiocchi    q930scaldaletto la monega   q931scaldaletto la monega 
famiglia Taiocchi   Scaldaletto - la monega     La monega

-    Dalminesi su moto d'epoca e un partecipante ad una gara motociclistica a Dalmine.
-   Fam.Taiocchi detto "Doro": padre e figlio, per anni meccanici per bici e motorini a Sforzatica in via C.Colombo..
- Lo Scaldaletto - La monega serviva per riscaldare le coperte del letto. Il telaio ricurvo teneva le lenzuola sollevate dal cuore della monega, lo scaldino ricolmo di braci, impedendo al letto di prendere fuoco. Un pò di tepore la monega lo dava ma era un tepore illusorio (culo rovente, piedi mani spalle ghiaccviati).


 

p705bismensa   p705mensa   q557mensaaziendale

- Dalmine: Operai della Dalmine all'ingresso della mensa aziendale all'ora di pranzo.


 

p706piscina   p707riccione   q943pirli 
         
q932scaalchina   q936scaalchina    q545lapentolaccia

- Dalmine, anno 1937 - Piscina scoperta con vasca sospesa e oblò panoramici sotto il livello dell'acqua.
- Dalmine, anno 1958: Ragazzi dei dipendenti della Dalmine alla colonia marina di Riccione.
- Ragazzi che giocano con la pirla - ol pirlì
- La scaalchina: gioco divertente e spassoso dei ragazzi negli anni '40-'50.
- La pentolaccia: sono un'altro esempio di un mondo agricolo di un periodo ormai andato. 


 

p708motoraduno   p709corsecavalli   p710cagazzicascinanuova
Dalmine 1° maggio 1951    Dalmine anni '50    Ragazzi anni '50 

 -    Dalmine, 1° maggio 1951: Inaugurazione del Vessillo e della benedizione delle moto degli affiliati alla Sezione Motociclistica Aziendale Dalminese.  Raggruppamento dei motociclisti sul sagrato della chiesa S. Giuseppe di Dalmine.
-    Dalmine anni ’50. Le feste venivano rallegrate anche da corse dei cavalli ma anche degli asini, con arrivo anche all’interno del velodromo.
-    Sforzatica, anni ’50: Alcuni ragazzi della cascina nuova. 

p711donna stalla   p712lavatoio   p713mungitura
Episodi di vita quotidiana   Lavatoio di via Dante   Mungitura

Dalmine: Tre realtà, tre momenti di vita quotidiana oggi dimenticati.
-    Una persona anziana che attiva la stufa per cucinare o per scaldarsi,
-    Mungitura del latte e condivisione dei luoghi caldi con i figli più piccoli,
-    Lavatoio dove le donne si recavano per lavare i panni.


 

p714sciopero48   p715sciopero70   p716sciopero70
         
q142scioperidalmine69    q524sciopero     q543comiziodalmine
    Dalmine, anni 1948 ÷ 1970: Operai della "Dalmine" in sciopero.     
r055operaiSabbio        
Sabbio-Operai in sciopero        

 


Dalmine, luglio 2009 - gianni facoetti
foto: archivio privato sig.Fratus