Scultori di Sforzatica nel 1700 (padre e figlio)
Pier Paolo Pirovano
nasce in Brianza il 24 novembre 1665 che lascia per trasferirsi ad abitare a Sforzatica nel 1698. Qui si sposa con Caterina Monti e gli nascono 8 figli, di cui 4 maschi, ma solo Antonio Maria sopravvivrà. All’inizio gli vengono chiesti soprattutto lavori di abbellimento dei campanili: quelli delle due chiese di Sforzatica, di Entratico, Grumello del Monte, Mornico, Verdello e Bagnatica. Ma lavora anche per l’abbellimento delle chiese di Terno d’isola, Grumello del Monte, Osio Sopra, Strozza, Astino e Verdellino. Nel 1705 apre una sua “bottega” di scultore in Bergamo, prima in Pignolo e poi, l’anno successivo, in S. Tommaso, ma continua ad abitare a Sforzatica. Negli anni ‘20 lavora a Brembate, Stezzano, a Treviglio e disegna la facciata o forse l’intera chiesa di Mapello. Negli anni ’30 realizza la statua per la facciata della chiesa di Branzi e lavora a Gromlongo, Stezzano, Treviglio, Sorisole e Verdello. Muore l’8 agosto 1738, venerdì, e viene sepolto nella vecchia chiesa di S. Andrea.

Suo figlio Antonio Maria Pirovano (23 marzo 1704) nato a Sforzatica, viene mandato dal padre a studiare a Milano da Angelo Beretta, scultore che ha lavorato presso il Duomo di Milano e poi a una corte presso Stoccarda. La sua prima opera pubblica è il medaglione posto sopra la porta della Parrocchiale di Ponte S. Pietro, nel 1725. A 40 anni si sposa con la giovane Orsola Piazza, l’11 febbraio 1744. Hanno un figlio e quattro figlie. Anche lui lavora alle chiese di Mapello, Verdellino e Stezzano, Sorisole e Treviglio dove ha lavorato anche il padre. Viene chiamato a Gromlongo, Brembate Sopra, Chiuduno, Zanica, Calcinate, S. Andrea di Sforzatica e S. Maria d’Oleno, S. Caterina e S. Grata in Borgo Canale in Bergamo, Almenno S. Bartolomeo, Premolo, Basilica di Alzano Lombardo, Cologno al Serio, Villasola di Cisano, Bonate Sopra, Somasca, Pontirolo, Poscante, Gazzaniga, Vertova, Urgnano, Fara d’Adda. Le statue della balaustrata della chiesa di Ponte S. Pietro, secondo cronache dell’epoca, “furono dagl'intendenti per la loro bella mossa molto applaudite”. Le facciate delle chiese di Treviolo e di Osio Sotto sono tra le sue opere più belle come architetto. La sua ultima opera è per il campanile di Sabbio. Muore il 15 maggio 1770 e viene sepolto nella chiesa di S. Maria d’Oleno.
Sono circa 40 le chiese della Diocesi di Bergamo a cui questa famiglia dedicò le proprie risorse artistiche.
Lavorarono anche per i palazzi di molti nobili e ricchi dell’epoca, ricevendo numerosi incarichi anche dalle autorità della Repubblica di Venezia. Ricordiamo ad esempio la fontana di Piazza Dante a Bergamo e il disegno della strada che dalla Val Brembana porta in Valtellina.
Un’attività poco nota della loro vita è che il padre iniziò nel 1698 un diario, continuato anche dal figlio fino alla morte. In esso raccolgono non solo notizia delle loro opere, ma anche cronache dell’epoca. Questo diario, che fino al 1926 era appartenuto al Conte Danieli Camozzi, per ultimo fu dell’avv. Franco Mario Rota, morto in Bergamo nel 1959. Ne esisterebbe anche una copia, trascritta a suo tempo dal Conte Sozzi.
Il loro diario permetterebbe di illustrare meglio anche la vita di questo territorio nel corso del 1700. Sarebbe un modo per contribuire alla valorizzazione delle storie locali.

Claudio Pesenti
Il 7 agosto 1738 moriva un "dalminese" importante, Pietro Paolo Pirovano, all'età di 72 anni. Scultore nativo di Viganò Brianza (24 nov. 1665) e attivo in bergamasca verso la fine del 1600, avendo stabilto la sua residenza a Sforzatica dove si sposò con Caterina Monti e nel 1704 gli nacque il figlio Antonio Maria che lo superò in capacità e fama. Antonio Maria progettò tra l'altro la chiesa di Osio Sotto e realizzò alcune statue (escluse quelle in basso).

Dalmine, aprile 2019    fac/

 

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San Benedetto e San Giovanni
Gualberto * Chiesa di Astino
  Angelo

   Angelo con gigli
         
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 La carità    La castità   San Paolo
         
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Sant'Andrea