Domenico Carpinoni nasce a Clusone (BG) nel 1566. Della sua nascita, non si hanno molte notizie, tanto da ipotizzarne la data soltanto tramite documenti successivi nei quali veniva citata la sua età. È tuttavia noto che il padre Nicola, avendo intuito il potenziale artistico del figlio, lo inviò a Venezia dove fu allievo di Iacopo Negretti detto Palma il Giovane, anch'esso originario di Bergamo. Carpinoni tornò al paese natio tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVII. Un secondo matrimonio fu celebrato nel 1603 con Elena Uccelli, che diede alla luce altri figli tra cui Pietro, che successivamente continuò, con il figlio Marziale, la dinastia dei pittori Carpinoni. Le sue opere, che arricchiscono molte chiese bergamasche, si concentrano in val Seriana, dove l’artista trascorse tutta la vita. Tutavia allo stato attuale manca ancora una monografia aggiornata sulla produzione dell’artista. Di carattere eccentrico, Domenico Carpinoni cominciò ad eseguire lavori presso la Scuola del Rosario di Clusone all'inizio del 1600, rimanendo inizialmente nell'ambito di piccoli lavori artigianali. La sua abilità successivamente lo portò a crearsi un gran numero di estimatori, situazione che gli permise di ottenere un gran numero di commissioni. Esponente del manierismo, risentì notevolmente degli insegnamenti carpiti dal maestro Palma il Giovane, anche se in numerosi suoi dipinti traspare la tecnica che fu di Palma il Vecchio, prozio del suo mentore e conterraneo del Carpinoni. Fu sempre molto attento alle evoluzioni ed innovazioni pittoriche che si succedevano in tutta Europa, grazie alla continua acquisizione di stampe raffiguranti le più grandi opere del tempo: è logica conseguenza quindi considerarlo interprete del manierismo internazionale. I suoi dipinti, in gran parte a sfondo religioso, sono eseguiti seguendo quello che viene considerato il modello canonico del XVI secolo, dove la parte superiore del dipinto è destinata al soggetto (la Madonna o i santi), mentre in quella inferiore si trovano figure minori, quali santi secondari o angeli, una sorta di intermediari tra la divinità principale ed i fedeli. Poche furono le notizie inerenti la sua esistenza, anche se è noto che la fama acquisita gli garantì un elevato tenore di vita che mantenne fino alla morte, che lo raggiunse nella sua casa di Clusone nel 1658 all'età di 92 anni.

 

   
Adorazione dei magi:1620
VE - pinacoteca Stampalia
  Adorazione dei pastori: 1620
Sant. della Mad. della Torre
  Part. natività della vergine
Clusone chiesa del paradico
         
   
Part. della Madonna con
il bambino
   I bari
  Part.  S. Giuseppe
Chiesa S.M.Assunta - Clusone

 


Dalmine, novembre 2009