P283 LogoVetroNel solo anno 2008 sono state riciclate in Italia 1.390.375 ton di rifiuti da imballaggio in vetro pari al 65% dell’immesso al consumo, con un risparmio di milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e tanti barili di petrolio risparmiati. Già nel 2007, con un anno di anticipo, si era centrato l’obiettivo di riciclo del 60% di vetro, fissato dal D.L. 152/06. Bilancio positivo anche per la raccolta del 2009 con 1.595.000 ton riciclate. Come sempre, il primato della raccolta spetta al Nord con 35,3 kg per ab.; a seguire 26,4 kg/ab. per le regioni del Centro e solo 17 kg/ab. per quelle del Sud.
Il vetro è uno degli elementi in assoluto più facili da riciclare, per ridurre i rifiuti in vetro si possono scegliere due strade: il riciclaggio tramite la raccolta differenziata o il vuoto a rendere. Con il primo procedimento il materiale è raccolto, lavato, frantumato, separato e fuso per fabbricare nuovi contenitori; con il “vuoto a rendere” restituiamo al produttore le bottiglie vuote che possono essere sterilizzate e quindi riutilizzate, anche se quest'ultima procedura è poco utilizzata.
In un impianto di termovalorizzazione il vetro non brucia e quindi non produce energia e, se gettato nell'ambiente, ci rimane per millenni. La raccolta differenziata permette di: mantenere pulito l’ambiente, limitare l'estrazione delle materie prime, ridurre la massa dei rifiuti da smaltire in discarica e il consumo di combustibile nella fusione del vetro riciclato che richiede temperature molto più basse. Il vetro che non può essere completamente riciclato (ad es. gli schermi TV, le lampadine, il vetro colorato...) trova altri impieghi, come la produzione di fritte ceramiche, di fibre di vetro per l'isolamento termico, come additivo nella produzione di asfalti, ecc. Oggi però l’attenzione si deve spostare sul fronte della qualità della raccolta perché parte del vetro riciclato, viene scartato per soddisfare gli standard di qualità e viene smaltito in discarica. Questo ci indica quanto ancora deve essere fatto, nella raccolta del vetro, separando, ad es., il colore del vetro che deve essere conferito separatamente. E' in questa direzione che bisogna muoversi nell’immediato futuro, dobbiamo capire che quel che conta è riciclare più che raccogliere, bisogna cioè, differenziare dal vetro i “falsi amici”, ceramiche, porcellane, vetroceramiche tipo Pyrex, lampadine, specchi, cristalli, etc. che non hanno nulla a che fare col vetro da riciclare, tutto ciò che non è vetro e si può agevolmente rimuovere all’origine, come i tappi o i residui alimentari, è bene asportarlo subito, per aumentare le quantità effettivamente riciclabili e ridurre gli scarti. Si potrebbe anche, da subito, cominciare a differenziare il vetro, con una raccolta porta a poprta separata o con doppie campane, ma questa è storia di domani soprattutto a certe latitudini.
 

giugno 2011 - gi.fa

 

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