Complotto contro il governo e Salvini
Che spasso e che eloquenza in questo periodo su televisione e giornali, sembra di assistere a un teatrino comico dove la brutta figura la fanno i responsabili della comunicazione, non parliamo degli ospiti, quasi sempre gli stessi e di regola schierati a sinistra. Poi ci sono i filosofi, tipo Cacciari, saccenti e supponenti di solito fuori dal tema e “so tutto io”. La vicenda è quella dell’Ubaldo Diciotti e della richiesta di processare Matteo Salvini e tutto il governo. E’ sicuramente un falso problema, basti ricordare la ragion di stato e la difesa dell’ordine pubblico. La magistratura (democratica) non brilla certo per imparzialità ma è il loro lavoro e bene o male lo devono fare. Dovrebbero però ricordare e fare riferimento agli avvenimenti precedenti, quelli del 1997.
Tutti contro il governo e la “manovra del popolo”
Questo governo, nato da un accordo e sottoscritto da un contratto, non ha né l'appoggio né il consenso di quasi tutti i giornali e siti web. E’ certamente un governo contro la globalizzazione selvaggia in cui si riconoscono lavoratori e piccole imprese. I giornali e giornaloni non hanno ancora capito, ma solo perché non è una loro idea, che è un governo che ha come compito quello di cercare di svincolarsi dal pensiero unico, da quel concetto che ci ha sottomesso negli ultimi trent’anni, di certo riconosciamo che è un governo non in linea con i precedenti.
Salvini stai attento (sei sotto attacco)
Nessuno degli antagonisti a questo governo è convinto, e spera, che “Lega e il M5s” possano avere un'alleanza stabile che continui per l’intera legislatura. Quasi tutti i principali giornali, Tv italiane, i partiti rimasti all’opposizione e buona parte dei social si sono letteralmente scatenati contro, anche in modo becero, prima ancora di conoscerne le scelte. Una cosa incomprensibile. Il tutto denota una mancanza di cultura politica e radici importanti, ipotizzando solo un successo frutto dell’insofferenza popolare. Sono contro questo governo, che nasce a seguito del fallimento dei governi precedenti, già dal primo giorno del suo insediamento, nonostante abbia un indice di gradimento superiore al 60%, roba mai vista prima d’ora.
Declino e incertezza del futuro.
Gli uomini sopportano molto male l'incertezza. Spesso preferiscono affrontare una situazione difficile ma certa, che un'insicurezza prolungata. Lo studente che ha sostenuto un esame, chi ha fatto degli esami medici, l'imputato che attende la sentenza del giudice, un Paese che non sa da quale Governo sarà governato, ecc. provano un'ansia che cresce quanto più dura l'attesa. Far aspettare gli altri, non rispondere alle loro lettere, temporeggiare, tenerli col fiato sospeso, ecc. è una prerogativa del potere malvagio.
Foibe - il giorno del ricordo
Per tenere viva la memoria dei martiri delle Foibe, ogni anno, il 10 febbraio, si celebra “il Giorno del Ricordo”. Una delle pagine più tragiche della nostra storia, a lungo dimenticata, che vide negli anni drammatici dal 1943 al 1947, almeno dieci - quindicimila persone torturate e uccise a Trieste e nell’Istria per mano delle milizie e dei fiancheggiatori di Tito (la cifra esatta non è ad oggi ancora conosciuta). Soprattutto italiani, ma anche sloveni e croati, subirono atroci torture e furono gettati, alcuni dopo essere stati fucilati, altri ancora vivi, dentro le “foibe”.
Rifugi antiaerei di Dalmine
A Dalmine (BG), sono ancora presenti due imponenti ricoveri antiaerei risalenti alla seconda guerra mondiale: ieri preziosi manufatti contro il pericolo dei bombardamenti aerei, oggi testimonianza della drammatica incursione aerea del 6 luglio 1944. Nel luglio del 1939 un'apposita commissione di difesa antiaerea gestisce la progettazione e l’esecuzione delle opere di protezione, secondo le disposizioni di legge. Il territorio Dalminese viene suddiviso in “settori di esodo”, in ognuno dei quali vengono costruite trincee di ricovero. Anche la Dalmine da inizio alla realizzazione di due imponenti rifugi antiaerei, nei quartieri: Garbagni (capienza di ca. 500 persone), e Leonardo da Vinci (capienza di ca. 360 persone).
Dalmine: basta consumo del territorio
Estate 2017, l’amministrazione comunale di Dalmine vuole cementificare anche il terreno tra Via Guzzanica e la Strada delle Valli (porta nord – ambito AT02), un’altra amministrazione precedente ne aveva appena lottizzati e cementificati un’altra grande area oltre la strada delle valli (Bricoman), zona per altro prima destinata ad alberghi, un’altra lottizzazione di pochi anni fa aveva cementificato il Brembo, quello che una volta si chiamava la “campagna” a cavallo di via Segantini e Via Pio XII, con un’infinità di palazzine e palazzoni. Negli ultimi anni sono stati approvati una ventina di “piani attuativi” per un ammontare di mc/mq…. esagerati, nessuna amministrazione si può chiamare fuori: una peggio dell’altra, una bella lotta per trovare la peggiore.